XVII Campionato del mondo di Othello

dal 3 al 6 Novembre 1993

Federazione Nazionale Gioco Othello - Londra -UK-


Vincitore:
David Shaman



Formula:
13 turni + semifinali e finali

Tratto da Othello News Anno IX n.4

"Finalmente, dopo lunga attesa e svariati tentativi, David Shaman, pluricampione statunitense, conquista il titolo di campione del mondo di Othello 1993. La finale nella quale si è imposto, giocata al meglio delle tre partite, lo ha visto opposto al francese Emmanuel Caspard. Il terzo posto è andato ancora ad un francese, Philippe Juhem, che si imponeva sul giapponese Nobuyuki Takizawa (fratello di quel Masaki che nel 1985 ad Atene, conquistava il titlo del mondo imponendosi su Paolo Ghirardato).
Strano campionato, quello a cui mi è capitato di assistere quest'anno: con un Takizawaa che nella fase eliminatoria macina 12 dei 13 avversari ad egli opposti (perde solo da quel Juhem che poi lo batterà nuovamente nella finale per il terzo e quarto posto), i francesi che porrtanoin semifinali due giocatori, uno dei quali, Caspard, si permette il lusso di vincere con Nobuyuki battendolo 2-0, i russi che smentiscono tutti i pronostici a loro favore esprimendo una prestazione poco adeguata al proprio livello tecnico e tante altre piccole "stranezze". Non parlo degli italiani, che mi leggono da queste pagine, perché la loro mediocre prestazione sembra ormai essere uno standard (se si fa eccezione per il risultato conseguito nella passata edizione di Barcellona) e quindi non fa più notizia! Barnaba, il migliore dei nostri, è finito soltanto tredicesimo. Perotti in diciannovesima posizione ed Antonelli, il neo Campione Italiano, in ventiquattresima. Anzi, quest'anno il risultato ottenuto è ancora più grave se si considera che la squadra azzurra era accompagnata da un giocatore d'eccezione come Augusto Brusca in veste di commissario tecnico!
Anche la classifica finale a squadre sembra rispecchiare i risultati dell'individuale. Primi gli Stati Uniti a 25,5 punti seguiti dal Giappone, a mezzo punto di distacco, e poi la Francia al terzo posto. ANche qui l'immagine degli azzurri risulta un po' sbiadita: soltanto sesti!
Ed ora qualche considerazione sulle aperture maggiormente giocate. COme si pò vedere dalla tabella allegata la perpendicolare ancora una volta si dimostra essere la difesa maggiormente attuata dal bianco. Su un totale di 227 partite prese in considerazione (quelle più significative nell'ambito dei 13 turni di qualificazione) risulta essere preferita per il 66,1% delle volte. In quest'ambito il nero gioca essenzialmente la tigre e poi la rose. Sulla diagonale invece, il nero continua a preferire la heaht mentre la tanida perde molto del suo vecchio fascino. Fa capolino il serpente, poco giocato nelle edizioni precedenti, e qualche bianco diagonalista (Feinstein) si diverte a proporre il vecchio camino.
Ed infine, prima di lasciarvi, un appello al neo-insediato direttivo federale italiano: cercate di attivare quante più iniziative tendenti ia migliorare il livello tecnico degli azzurri; in fondo ci sono tutte le condizioni per poter fare un decisivo salto di qualità. C'è una base tra le più ampie in Europa e c'è una scuola da una tradizione molto antica e, non per ultimo, c'è uno sponsor sempre presente ed attivo in tutte le iniziative federali. Non resta quindi che "rimboccarsi le maniche" e...
... in bocca al lupo per la prossima edizione!"

Morris Foreight



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