XVIII Campionato del mondo di Othello

Dall'1 al 4 Novembre 1994

Federazione Nazionale Gioco Othello - Parigi -F-


Vincitore:
Masaki Takizawa



Formula:
13 turni + semifinali e finali

Tratto da Othello News Anno X n.4

Il campionato del mondo giunge alla sua 18a edizione, quella della maturità, e supera l'esame a pieni voti. La cornice per un appuntamento così importante è quella di Parigi che per i suoi fasti artistici e storici oltre che othellistici risponde alle aspettative di una competizione di questo livello.
Forse sbirciando la classifica molti si saranno già accorti che la vittoria è andata ad un giocatore giapponese, Masaki Takizawa, nome illustre per l'Othello in quanto già campione mondiale nel 1985 proprio davanti ad un italiano, il nostro Paolo Ghirardato.
La vittoria di un giapponese ai mondiali è mancata per due anni di seguito. E' dal 1991, vittoria di Kaneda a New York, che non succedeva. Ma, permettetemi il gioco di parole, la vera novità non è tanto la vittoria di un giapponese, bensì che questo evento costituisce una novità per il mondo dell'Othello. Infatti da un paio d'anni l'Europa compete a livelli molto vicini a quelli dei più forti giocatori giapponesi, tanto da lasciare sempre aperta la possibilità per eventuali sorprese come quella dello scorso anno in cui il quotato Noboyouki Takizawa, fratello di Masaki, è stato eliminato in semifinale. Certo la differenza è ancora tanta, soprattutto nel numero dei giocatori, ma ogni anno aumenta sempre più il numero degli outsider che possono ben figurare in simili competizioni, come dimostra la classifica finale, con un David Shaman, campione uscente, relegato ad un insoddisfacente sedicesimo posto.
La squadra italiana si presentava dotata di due nuovi giocatori come Venerito e Romano, entrambi alla loro prima partecipazione ad un campionato del mondo. Da un lato questa è una buona notizia per l'Othello Italiano che si arricchisce di nuovi giocaotiri con cui competere a livello internazionale, ma dall'altro la squadra si è trovata a pagare lo scotto sia della loro inesperienza, sia di un Marconi che non ha sempre dimostrato una preparazione accurata come il contesto avrebbe richiesto, rendendo così al di sotto di quelle che erano le aspettative.
Eppure il campionato era iniziato molto bene per la nostra squadra: Venerito aveva rischiato di vincere contro Leader la prima partita, mentre Marconi dopo il quinto turno si trovava in seconda posizione ex-eaquo, fermato solo da Takizawa. Romano conquistava invece due punti con cui assestarsi in una posizione di media classifica. Ma da un lato forse Venerito pensava troppo intensamente alla prima partita persa per un soffio e riusciva a muoversi con difficoltà dalle posizioni più basse della classifica, mentre Marconi da parte sua buttava al vento clamorosamente due nette vittorie contro Felborg e Piau, venendo così risucchiato nella metà classifica al termine della prima giornata di gara. Romano lo seguiva con un punto di distacco. Da notare anche le due sconfitte di Takizawa e agli inizi incerti di Tastet e Leader che solo verso la fine della giornata si sono riproposti nelle posizioni più alte della classifica.
Dopo i primi sette turni di gioco Feldborg era in testa da solo seguito da Tastet e Leader, quindi Takizawa, Piau e Brightwell, in un campionato all'insegna dell'equilibrio.
La seconda giornata di gara iniziava invece con un'ottima tripletta azzurra, ma era solo un fuoco di paglia. Marconi sbagliava ancora contro Brightwell ed Edmead dovendo così rinunciare definitivamente ad ogni speranza di accesso alle semifinali. Nel frattempo il quartetto Takizawa, Tastet, Feldborg e Leader prendeva le distanze dagli altri giocatori e si candidava per le semifinali. In crisi invece il campione uscente Shaman.
Le ultime partite non riservavano nessuna sorpresa: il quartetto si confermava al vertice, e nettamente più dietro tutti gli altri. Da notare l'ottimo recupero di Edmead con una grande seconda giornata, e il buon risultato di Romano.
Nella classifica a squadre la Francia si impone di un soffio su Inghilterra e Giappone. Nettamente staccati e più indietro gli italiani, solo settimi.
In semifinale Takizawa regolava senza grossi problemi Leader, mentre Feldborg superava Tastet solo dopo la terza partita con molta difficoltà, dando vita ad una semifinale molto equilibrata.
Nella finale per il terzo posto Tastet batte Leader. Sull'altro tavolo invece Takizawa si impone nettamente su Feldborg in una partita che fin dall'apertura non ha storia. Nella seconda partita Feldborg inizia molto bene ma Takizawa gioca un grandissimo centro partita che gli permette di recuperare e vincere nel finale, nonostante Feldborg non abbia mai commesso errori di rilievo. Masaki Takizawa riconquista così il titolo mondiale dopo nove anni, per Feldborg resta la soddisfazione di un bel secondo posto.
Per molti le occasioni di riscatto restano i prossimi tornei internazionali o i prossimi campionati del mondo.

Francesco Marconi



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