Non perdere più una partita

15 Febbraio 2005


Non perdere più una partita
Intervista di Roberto Sperandio a Benedetto Romano, autore di uno dei più forti programmi di Othello

“Non perdere più una partita”. Quante volte abbiamo pronunciato questa frase? Magari per caricarci dopo una sconfitta mal digerita. Quante volte poi abbiamo perso nuovamente… è normale, non si può sempre vincere… è impossibile! Impossibile, ho scritto proprio così, cioè non possibile; non realizzabile. Bene, a tal riguardo chi ha iniziato un progetto molto importante è Benedetto Romano. Negli ultimi anni sta investendo molto tempo per sviluppare le enormi capacità othellistiche della sua “creatura” software: Saio (sistema di intelligenza artificiale per l’Othello). La domanda sorge spontanea: Che c’entra Saio con il fatto che è impossibile vincere sempre? E’ semplice: l’obiettivo del progetto di Benedetto è arrivare nel minor tempo possibile a non far più perdere una partita a Saio. Questo sarà possibile quando la libreria delle aperture del suo programma sarà talmente vasta da non lasciare agli avversari neanche una sequenza vincente “inesplorata”. Il 20 novembre mi sono dato appuntamento con Benedetto sul un sito americano. Scopo dell’incontro era una sfida su quattro partite, tante quante sono le risposte buone del bianco sull’apertura Rose vs Toth, tra Saio, con la sua mega libreria di circa 350 Mega, e Zebra installato sul pc del sottoscritto con una libreria personalizzata di circa 25 Mega. C’era anche una certa differenza tra l’hardware in gioco, Saio girava su un Pentium di ben 3 GHz contro il solo GHz del “mio” Zebra. A parte questo ero convinto del fatto che tutte e quattro le varianti di risposta sulla linea citata (c4-c3-d3-c5-d6-f4-f5) fossero un pareggio. Benedetto, tramite la lista Fngo, mi aveva annunciato che solo la risposta in e3, una delle meno conosciute, era pari. E’ inutile dirvi che le quattro partite hanno visto Saio prevalere su Zebra per 3.5 a 0.5. A quel punto Benedetto si è prestato ad una simpatica intervista che troverete nelle righe a seguire, insieme ai referti delle quattro partite.
Parlando con Pierluigi Stanzione di Saio, durante i recenti mondiali di Londra, mi diceva che il suo punto di forza è l’enorme libreria che è arrivata ad essere addirittura oltre i 300 megabyte. E’ dunque solo la libreria che rende il tuo programma così forte?
Certamente no. Saio ha un algoritmo di centro partita “esageratamente ottimo” che ha contribuito, partita dopo partita, di incamerare le linee di apertura che ora fanno parte della sua banca dati. Senza l’elevata capacità del suo centro partita difficilmente sarebbe riuscito ad arrivare a questi risultati.
C’è un programma migliore di Saio, almeno in centro partita?
Forse solo Pirate riesce a fare leggermente meglio ma diciamo che Saio sicuramente è più completo perché ha una gestione della libreria assolutamente al top.
Allora è vero che è la libreria che fa la differenza?
Ma l’espansione della libreria sarebbe nulla senza un ottimo centropartita. Non è la libreria il punto di forza al confronto del suo centropartita. La forza nel centropartita è offuscata dalla potenza della libreria. Certo, mi rendo conto. Dimmi, ma qual’è l’obiettivo del progetto Saio? Cosa vuoi dimostrare?
Bene, voglio fargli creare una libreria tale di modo che, sfruttando la sua forza nel centropartita, sia in grado di non perdere più una partita. Una sola partita. E’ vero anche che vorrei usare il knowhow appreso con questo programma per risolvere la dama italiana e perché no gli scacchi.
Una cosetta da nulla ...
Sono progetti a lungo termine, ma credo che sicuramente Saio sarà la mia tesi di laurea.
Allora in bocca al lupo per la tesi. Credo che materiale ne hai abbastanza per stupire chi ti dovrà valutare. Cosa stai studiando?
Ingegneria Informatica. Mi mancano 9 esami.
Adesso passo alle domande più piccanti. Questa domanda penso te la vogliamo fare in molti: Perché non hai mai messo, almeno per questa versione, Saio a disposizione di tutti i giocatori?
Principalmente perché lo uso agonisticamente. Sono fatto così, se non c’è agonismo non mi appassiono. Infatti tutte le migliorie in Saio sono tutte dovute al mio spirito del voler partecipare sì … ma per vincere!
All’ultimo mondiale ho notato che noi giocatori utilizzavamo quasi tutti Zebra. Zebra è il programma più conosciuto mentre Saio lo conoscono solo in pochi. Non pensi che mettendolo a disposizione di tutti il successo che riscuoterebbe ripagherebbe le mille fatiche?
Forse un giorno. Ora Saio non è come Zebra. Non ha la parte grafica e le varie funzionalità che aiutano il giocatore. Saio è come una automobile di Formula
  1. Grezzo, fatto solo per gareggiare. Completamente automatico, per renderlo user friendly c’è tanto lavoro da fare ed ora mi interessa solo quello che c’è sotto il cofano e non la carrozzeria.
Hai fatto 30 penso valga la pena fare 31.
Per ora ho in progetto di fare un sito in cui si possono visionare le aperture, magari a pagamento visto che il lavoro che c’è dietro non è indifferente. Onestamente la sola fama che riscuoterebbe il programma, rendendolo free, non mi appagherebbe.
In tal modo Zebra rimarrà il programma più conosciuto e Saio rimarrà un oggetto del desiderio come fu per Logistello e Hannibal?
Non è pronto. Non penso che i giocatori capirebbero le sue capacità senza una parte grafica adeguata. Ma non rimarrà un oggetto del desiderio, prima o poi lo rilascerò. Per ora ha un ottimo motore con una brutta carrozzeria.
Dalla versione 3, che lanciò Saio ricercando interessanti linee sulla barca a vela fino all’arrivo al top con l’ultima versione. Cosa ricordi?
Si, ai tempi ero confinato, diciamo così in un angolino. Non avevo speranze di battermi contro i migliori creatori di software. Dopo tanti studi e molta pazienza sono arrivato. Ci ho creduto e sono riuscito ad andare avanti di fronte a diversi problemi. Ed ora che sono qui preferisco tenermelo per me, il mio Saio si intende.
Saio si espande 24h al giorno. Quanto tempo pensi abbia ancora bisogno per dimostrare il gioco?
Questa è una domanda interessante. Posso dire che a giugno dopo un anno di studio, Saio conosceva 7.000 aperture. Ora è arrivato a quota 45.000 circa, esattamente 44.700.
Quante aperture dovrà conoscere per risolvere il gioco?
Sulla perpendicolare sembra che le cose si siano stabilizzate. Non trova grosse novità ma sulla diagonale ancora oggi ci sono mosse che a -40 cambiano tra pari e vincenti.
Puoi dirci quali sono le migliori aperture
sulla perpendicolare? Almeno quello che portano ad un pareggio. Beh, si. Dalla libreria di Saio si può evincere quali sono le aperture facili e quali difficili. Questa funzione per Saio l’avevo già implementata due anni fa.
Cosa significa? Facili da giocare per gli umani?
No, non per gli umani sempre per i programmi. Per gli umani il discorso si amplia perché possono giocare anche linee di –4 e vincere, anche ad altissimo livello. Quindi se pensiamo che esistono almeno 4.000 linee pari figuriamoci quante siano quelle giocabili includendo anche le –2 e le –4. Credo si arrivi almeno fino a 600.000. Questo dimostra quanto in effetti l’Othello sia complesso, non morirà mai per gli umani. Quasi non riesce a morire con i computer…
Che significa che non riesce a morire con i computer?
Che ancora non siamo in grado di non perdere mai e soprattutto che il gioco random è apertissimo perché li non vale più la libreria. Creare funzioni di valutazioni in grado di fare sbagli minimi non è facile …
Torniamo alla domanda di prima. Quali aperture risultano essere migliori sulla perpendicolare? A me risultano essere la tigre centrale (1.f5- d6-c3-d3-c4-f4-c5) e la tigre diagonale (1.f5-d6-c3-d3-c4-f4-f6) che sono pari. E’ vero?
Esatto! La seconda linea pero è molto difficile.
Si lo so, ho impiegato del tempo per trovare le migliori linee dovendo forzare anche alcune mosse perché Zebra non le teneva in considerazione. Erano mosse tipiche da attacco ai bordi. Ci suggerisci un’altra linea interessante?
Questa secondo me è interessante 1.d3-c5-f6-f5-e6-e3-d6-f7-g6-e7-f4-g4 è sulla Rose-Bill e l’hanno giocata anche ai recenti mondiali. Si capisce benissimo che è stata “rubata” ai computer. Mentre questa sequenza 1.d3-c5-f6-f5-e6-e3-c3-d2-c4-b3 è perdente. E’ sulla no-Kung, solo 10.b5 pareggia. Almeno per Saio. Infine un’altra sorpresa è questa, e ti fa onore, 1.d3-c5-f6-f5-e6-e3-c3-f3-c4-b4-b3, questa linea è perdente. Sei stato il primo a giocare 11.b5 al posto di 11.b3 in Italia. Comunque tutte sono sorprese, non credi? Dopo 11.b5-c2 la più giocata, 13.d2, è perdente. Invece 13.a3 è l’unica pari!
In effetti sono delle sorprese. E’ venuto il momento di salutarci, direi di darci appuntamento quando Saio avrà terminato o quasi il progetto. Per ora non posso che ringraziare te e Saio, se prende anche i ringraziamenti in automatico, e farti un grosso in bocca al lupo per la tua tesi.
Li prende, li prende. Grazie, ah dimenticavo, tutte le info su Saio sono su http://xoom.virgilio.it/romanobenedetto/Saio.htm.
Alla prossima intervista che speriamo arrivi presto.

Autore: Roberto Sperandio

 

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