Formula: 11 turni + finali
La settima ed ultima tappa del Gran Prix Europeo 2016 si giocava ad Amsterdam in una bellissima giornata di sole. Tra i 18 partecipanti che si presentavano ai nastri di partenza ce n’erano ancora 4 in lizza per il titolo europeo, Takuji Kashiwabara, primo con 490 punti e più di quattro tornei giocati, Tom Schotte, con 430 punti e tre soli tornei conteggiati, Dmitriy Atamanov, 400 punti in due tornei, grazie alle vittorie di San Pietroburgo e di Stoccolma, e Marc Tastet, 334 punti e 4 tornei giocati, ma con i soli 14 punti di Copenhagen che permettevano di migliorare facilmente il proprio score generale. Per tre di loro vincere il torneo significava essere campione europeo, indipendentemente dal piazzamento dei diretti concorrenti. Per Marc Tastet era necessario vincere e sperare di non ritrovarsi in finale i diretti avversari. Ovviamente c’erano moltissime altre combinazioni che potevano premiare ognuno degli inseguitori del campione francese Takuji Kashiwabara, ma tra il dire e il fare c’era un’agguerrita concorrenza, composta soprattutto da giocatori locali e dal campione del mondo del 1982, il giapponese Kunihiko Tanida. Succedeva così che dopo 11 turni ai primi due posti del girone di qualificazione, si trovavano i padroni di casa Nicky van den Biggelaar, primo a punteggio pieno, e Roel Hobo, secondo con 8 punti. Marc Tastet, nono, e Dmitriy Atamano, sesto, erano fuori dai giochi per la conquista del titolo europeo. Nonostante la vittoria di Kashiwabara proprio contro il russo Atamano nel corso dell’ultimo round, Takuji doveva accontentarsi della quinta posizione in classifica per via del punteggio di spareggio più basso, rispetto a Tom Schotte, terzo, e a Kunihiko Tanida, quarto. Così accadeva che entrambe le finali assumevano un valore significativo. Se da una parte gli olandesi si giocavano la vittoria di tappa, dall’altra Tom Shotte, in caso di vittoria, si laureava campione europeo. La solidità di Tanida, soprattutto in apertura, infrangeva però i sogni di Tom, che si doveva accontentare della quarta posizione. I punti conquistati consentivano al belga di appaiarsi a Kashiwabara a 490 punti, ma il francese poteva vantare di uno scarto migliore e confermava per un soffio il titolo già vinto l’anno precedente. La finale si rivelava più equilibrata del previsto. Nicky, vincitore fin lì di tutti gli incontri si trovava a perdere la prima partita e si rifaceva nella seconda. La terza sfida decisiva premiava ancora Roel Hobo che conquistava così la tappa di Amsterdam!
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