GPI Milano 2019 (prima tappa) (Gran Prix Italiano 2019)

10 Febbraio 2019

UESM - Milano


Vincitore:
Takuji Kashiwabara



Formula:
7 turni di svizzera

La prima tappa del Gran Prix Italiano 2019 si svolge a Milano, presso la rinomata ludoteca UESM e vede confrontarsi tredici giocatori, uno in più rispetto alla precedente edizione meneghina.

Come sempre la maggior parte dei contendenti sono di livello eccellente: il famoso Takuji Kashiwabara, campione europeo innumerevoli volte, il numero due del ranking nazionale Roberto Sperandio (dietro solo al campione mondiale del 2008 -a soli 19 anni- Michele Borassi), tre maestri (Giuseppe Menozzi, Marco Ferrando e Giuseppe Chiarulli), tre candidati-maestri (Paolo Tormene, Paolo Bianchi e Damiano Foschi). A questi si aggiungono quattro giocatori di categoria A/B/I, Luca Formusa, Chiara Gigliucci (unica rappresentante del gentil sesso), Enrico Tormene, Pierandrea Formusa, orgogliosi padri, rispettivamente, di Paolo e Luca e Armando Scarpati, combattivo esordiente.

Il coordinamento del torneo è affidato a Giuseppe Chiarulli, che detta i tempi in modo impeccabile e gestisce lo svolgimento delle partite con la consueta precisione e imparzialità.

Il via alle danze viene impartito intorno alle ore 11 di una grigia domenica milanese, ma nella sala Clix della UESM se ne vedranno presto di tutti i colori!
Dopo appena due turni, infatti, solo tre giocatori sono ancora a punteggio pieno: Kashiwabara, Paolo Tormene e Menozzi e alla successiva partita lo scontro al vertice tra Paolo e Takuji lascia al comando proprio quest'ultimo.
Kashiwabara macina vittorie su vittorie e già al penultimo turno è matematicamente vincitore! E non lascerà punti neanche nell'ultima partita...
Dopo il terzo turno quindi rimane da decidere l'argento e il bronzo della contesa.
Le partite si susseguono con un ritmo intenso, ma sempre in un clima cordialmente competitivo.
Alla fine della sesta partita, esattamente prima quindi dell'ultimo scontro, alla ricerca dei metalli preziosi -a parte ovviamente Takuji- sono rimasti Sperandio, Paolo Tormene, Ferrando e l'organizzatore multitasking Chiarulli.
Nell'ultimo turno Sperandio si aggiudica il match-spareggio con Ferrando e Paolo Tormene ha ragione di Chiarulli. La parità di punti finale (cinque per entrambi) tra Sperandio e Paolo Tormene, rimanda alla differenza-pedine l'onere e l'onore di assegnare il secondo posto a Roberto Sperandio e quindi la terza piazza a Paolo.
A livello statistico si sono giocate ben 42 partite, il punteggio medio dei vincitori è stato di 44 pedine circa, quindi quello degli sconfitti di circa 20. I punteggi più frequenti sono stati 52-12 e 33-31, tallonati, appena un gradino sotto, dal 42-22. Solo nel 12% dei casi si è riscontrato uno scarto superiore a 40 punti, mentre nel 19% delle partite si è osservato un vantaggio finale inferiore ai 10 punti. Circa il 43% delle sfide si è chiuso con una differenza pedine compresa tra le 10 e le 30. Il Nero si è aggiudicato 23 partite, contro le 19 del Bianco.
Considerando il ranking di inizio torneo di tutti i giocatori, i match che hanno rispettato le gerarchie sono stati 35 contro 7 “sorprese” contro-pronostico. Quattordici, infine, sono state le partite in cui i maestri o candidati-maestri hanno incrociato i destini dei giocatori di categoria, uscendone -come prevedibile- sempre vincitori: la sfida dal punteggio più equilibrato di questo tipo di confronti è stata quella da 42-22, punteggio con il quale Chiarulli ha cavallerescamente regolato i conti con Pierandrea Formusa. Lasciamo adesso da parte l’aridità dei numeri e rituffiamoci di nuovo nella contesa…

Il torneo di categoria vede un andamento piuttosto equilibrato, tanto che alla fine del quinto turno dei cinque giocatori che se lo contendono solo Pierandrea Formusa è nelle retrovie rispetto agli altri, tutti appaiati con i loro due punti. Ma al sesto turno l'equilibrio si incrina: Luca Formusa sconfigge nello scontro diretto Scarpati, Pierandrea Formusa riesce a prevalere su Enrico Tormene e Gigliucci non riesce a spuntarla contro Chiarulli. In questo momento, quindi, Luca Formusa guida solitario il gruppo. L'ultima partita combina per numero di punti un terzetto per l'ultima volta al comando: Luca, Chiara ed Enrico.
Per decidere quindi a chi assegnare la vittoria di questa classe di torneo si deve ricorrere al sistema di spareggio Bucholz, che essenzialmente misura la forza degli avversari incontrati nel torneo dai giocatori a pari punti, assegnando la vittoria al giocatore con questo valore maggiore. E oggi il successo arride a Luca Formusa, il giocatore tra l'altro più giovane, con i suoi diciassette anni!
In questa edizione poi è stato introdotto, per la prima volta in assoluto, il premio alla Miglior Prestazione: l'over-performance in termini di classifica finale rispetto alla classifica iniziale teoricamente dedotta dal ranking di inizio torneo. E questo premio viene assegnato ad Enrico Tormene, capace di migliorare più di tutti gli altri e precisamente di due posizioni!

Non rimane che fare i complimenti ai premiati, a tutti gli altri giocatori e all'organizzatore!
Alle ore 18:30 la sala Clix si svuota, con quel po' di malinconia di un bel pomeriggio trascorso insieme ma finito, mentre ognuno riporta a casa le proprie vittorie così come le lezioni imparate, pronto a rimettersi nuovamente in "gioco". Da domani però...

(Pierandrea Formusa)



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