Essere o non essere: l'Othello Il campionato Europeo è alle porte, la squadra italiana è tra le migliori al mondo.
E' prevista a Roma, il 10 e l'11 Gennaio, la prima tappa dell'European Grand Prix di Othello (10 tappe continentali, ultima delle quali a Settembre 2009). Attuale detentore del titolo europeo è l'italiano Michele Borassi, diciannovenne milanese, già campione italiano e recentemente vincitore (finale vinta contro il giapponese T. Miyaoka) del Campionato del Mondo (20-22 Novembre 2008 - Oslo, Norvegia).
La vittoria del nostro Borassi, prima in assoluto per l'Italia a livello intercontinentale, è stata impreziosita anche dall'argento a squadre (ottimi risultati di R. Sperandio e D. Barnaba) e ha dato rilevanza ad un movimento - quello othellistico italiano - ancora oggi autofinanziato dagli iscritti ai vari tornei. Una vittoria, quella di Borassi, che ripaga, quindi, anche dei sacrifici e degli sforzi logistico-organizzativi che la Federazione ha compiuto in questi anni per darsi un'identità, crescere e forgiare elementi di eccezionale talento e bravura.
Per chi fosse totalmente |
|
all'oscuro della presenza dell'Othello, ecco le regole. Dall'iniziale posizione di quattro pedine bicolore - due con il lato bianco e due con quello nero - a formare una "X" nelle quattro caselle centrali della scacchiera, i due giocatori ne posizionano alternativamente di nuove sulle caselle adiacenti, in modo da imprigionare una o più pedine avversarie. Quest'ultime saranno così destinate ad essere ribaltate, diventando, nel cambio di colore, proprietà di chi ha eseguito la mossa. La vittoria arride a chi, a scacchiera piena, o per impossibilità di muovere da parte di entrambi i giocatori, possiede più pedine. Dinamiche semplici, ma in grado di generare infinite combinazioni e sviluppi di gioco.
13Magazine (anno 7 n° 67), la rivista più diffusa, più letta, più sfogliata di Roma Sud.
Per vedere l'articolo clicca
qui
Autore: Leonardo Caviola |