Di Mattei, Borassi, Strada, nomi di un othellismo giovane

10 Novembre 2004


Di Mattei, Borassi, Strada, nomi di un othellismo giovane
XVII Campionato Italiano di Categoria

Fin dagli esordi ci si rendeva conto che il Campionato Italiano di Categoria 2004 sarebbe stato uno dei più combattuti della storia della Fngo. Sono presenti volti più o meno nuovi: di Michele Diodati, Daniela Bersaglieri e Giovanni Dellabianca abbiamo già sentito parlare; Michele Borassi (allievo della scuola milanese), Alessandro Di Mattei e Simone Sagratella (della scuola romana) hanno partecipato al primo loro torneo non più di un anno fa. Per il Triveneto hanno partecipato Marino Carpignano di Udine, Narciso Scarpa di Chioggia (di ritorno dopo alcuni anni di latenza), Ezio Loro di Mestre e i padovani Fabio Strada, Marco Uniti, Paola Pellegrini, e i giovanissimi Angelo Colombo, Pietro Colombo e Francesco Sattin. Unico esordiente Alex Menin, sempre della provincia di Padova. Durante il girone di qualificazione ichele Borassi si impone vincendo tutte e sette le sfide a cui prende parte. Alle sue spalle si colloca Michele Diodati, Alessandro e Fabio. Domenica il giovane Michele si dimostra piuttosto emozionato, perdendo la prima partita contro Fabio, rischiando la seconda e riuscendo ad imporsi
  nettamente solo nella terza. Nella semifinale tutta romana, invece, Alessandro si impone su due partite, dimostrando la fredda determinazione con cui punta al titolo. Nella finale per il terzo posto il padovano Strada si impone e batte Diodati in due partite. Nella finale per il titolo, Alessandro vince su Michele. Colpisce come i due giocatori abbiano studiato a fondo le aperture: nella prima apertura Alessandro gioca la Inoue a cui Michele si difende con la Iago; nella seconda partita Michele propone il Serpente, e i due giocano perfettamente una delle più comuni varianti fino alla mossa 23. E' evidente il ricambio generazionale dimostrato da questo campionato: Alessandro, Michele e Fabio si sono imposti su tutti i veterani, dimostrando un'ottima preparazione. Ed oltre a loro altri giovani stanno crescendo molto velocemente. Speriamo veramente che questo sia l'inizio di un rifioritura della scuola othellistica italiana. Significativo è stato il commento conclusivo di Roberto Sperandio: “Alessandro e Michele, vi aspettiamo al Gran Maestro”.

Autore: Claudio Signorini

 

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