Formula: 13 turni + semifinali e finali
La ventiquattresima edizione dei campionati mondiali si svolge ancora una volta in Europa, più precisamente a Copenhagen, in Danimarca, paese storico dell'Othello Europeo. La Danimarca, sebbene partecipi ai mondiali "solo" dal 1983 (noi italiani dal 1979) ha costituito, insieme all'Italia, la Gran Bretagna e la Francia, l'ossatura storica dei tornei europei, tanto da organizzare ogni anno, dal lontano 1986 una tappa dell'European Gran Prix.
Anche quest'anno l'Italia schierava una formazione assolutamente all'altezza, molto simile a quella dell'anno precedente, con la sola differenza del Maestro Donato Barnaba al posto del Maestro Roberto Sperandio. Solo 3 anni prima Donato era riuscito a qualificarsi tra i migliori 4 giocatori e disputare le semifinale del Campionato del Mondo. Le attese anche questa volta erano alte. Tuttavia al termine di due giorni molto intensi dobbiamo registrare un filo di delusione sui risultati ottenuti dai nostri alfieri. Marconi, ancora una volta il migliore dei nostri, si fermava appena in quindicesima posizione, con 7 punti e mezzo. Solo 7 punti per Barnaba, rilegato in diciottesima posizione e infine Silvola con 6,5 punti, venticinquesimo su 46 partecipanti, in pratica nella colonna destra della classifica. E' chiaro che con un po' di fortuna le loro sorti avrebbero potuto prendere una direzione decisamente migliore (vedi ad esempio la sconfitta di Donato al penultimo turno contro Erik Lund Jensen), ma riteniamo che in un torneo così lungo, gli episodi non inficiano rispetto a rendimento complessivo. L'unico consiglio che possiamo dare è di riuscire a trasformare la delusione in rivalsa, con l'impegno e lo studio, certamente fondamentali per preparare un torneo così impegnativo quali i Campionati del Mondo.
Restando sulla cronaca finale, per il terzo giorno, quello dedicato alle semifinali e alle finali, si qualificano l'americano Brian Rose, il giapponese Takeshi Murakami, il francese Stéphane Nicolet e il canadese Tim Krzywonos. Durante tutto il torneo i primi due erano sembrati effettivamente di un'altra pasta e non a caso sono loro a disputarsi la finale, vinta abbastanza nettamente dal nipponico Murakami per due a zero. Il prossimo anno il mondiale si disputerà in America, chissà se Brian Rose ne approfitterà per vendicare questo secondo posto, per lui dal sapore amaro visto come aveva vinto il girone di qualificazione. Per quanto ci riguarda speriamo di riuscire a comporre una formazione competitiva, che possa portare lustro all'Italia con risultati almeno migliori di quelli conseguiti in questa edizione.
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