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XXXV Gran Maestro |
08 Giugno 2019 |
Via Siracusa 2 - Roma |
Vincitore: Paolo Scognamiglio |
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Formula: 7 turni Round Robin
Paolo Scognamiglio si aggiudica il suo primo grande trofeo: il Gran Maestro 2019. Era da 17 anni (2002 - Barnaba) che un giocatore diverso dal poker Sperandio, Marconi, Di Mattei, Borassi non raggiungeva tale traguardo. Paolo in questo torneo è stato molto bravo a restare concentrato in tutti gli scontri diretti, che non erano affatto pochi (Sperandio, Marconi e Romano per dirne alcuni), vincendoli tutti. La sua unica sconfitta è stata contro un combattivo Chiarulli che ha rimesso in discussione la vittoria di Paolo prima dell'ultimo e decisivo turno. Vero ago della bilancia di questo equilibratissimo torneo è stato Damiano Foschi, anche lui capace di battere tutti i grandi maestri presenti, perdendo solo da Scognamiglio e Tormene.
Rimarrà nelle nostre menti l'esclamazione di fine torneo del vincitore: "al mio primo Gran Maestro c'erano i fenomeni: Sperandio, Borassi, Di Mattei, Marconi, Barnaba eccetera". Ora anche tu, Paolo, entri nel lotto dei fenomeni. Chissà se fra qualche anno i neo-gran maestri ricorderanno il loro esordio citando il tuo nome. Continua così e succederà senz'altro! Lode particolare anche al ferrarese Damiano che grazie al secondo posto in classifica passa da Candidato Maestro a Maestro 2° DAN.
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PUZZLE
Nel finale tra Roberto Sperandio (Nero) e Damiano Foschi (Bianco) si è presentata la posizione mostrata in figura.
Il Bianco muove e vince.
Vedi soluzione >>
La risposta giusta è B7. Parlare di mobilità nel finale, potrebbe essere un concetto molto relativo, poiché per definizione ci sono sempre meno mosse a disposizione, tuttavia quando nessuno dei due giocatori ha ancora conquistato un angolo, lavorare sulle diagonali per ridurre a zero la mobilità dell'avversario, risulta spesso una mossa vincente. Per giocare questa mossa bisogna riuscire a vedere due aspetti del gioco. Il primo è che giocare in parità per il bianco (e quindi nello spazio in alto a sinistra) è tutt'altro che produttivo. Nel caso di B1 significa cedere l'angolo (senza ottenere vantaggi), nel caso di B2 significa permettere al proprio avversario di rispondere in B1 senza capovolgere B2 (perché se vedete la colonna B è tutta bianca) e quindi senza poter godere né della parità, né dell'angolo (A1). Giocando in B7 invece il bianco innanzitutto conquista la diagonale e il secondo aspetto di cui parlavamo poc'anzi, è che per tagliarla il Nero deve muovere in E8, permettendo al Bianco di arrivare in A8 prima di lui. E' vero che ora il Nero può prendere l'angolo H1 ed in seguito H8, ma il Bianco nel frattempo è tornato in possesso della parità e semplicemente muovendosi attorno al bordo sinistro (a8->a1->g1) vincerà la partita conquistando un buon numero di pedine. Complimenti a Damiano per aver visto la giusta sequenza.
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