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XLIII Campionato del Mondo di Othello |
8-11 Ottobre 2019 |
TKP ichigaya Bld., 8chi, Ichigayahachimancho, Shinjuku Ku - Tokyo -J- |
Vincitore: Akihiro Takahashi |
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Formula: 13 turni + semifinali e finali
Si è giocata a Tokyo, in Giappone, la quarantatreesima edizione dei Campionati del Mondo di Othello. La particolarità di quest'anno è stata sicuramente la location, visto che la terra nipponica è solita ospitare il mondiale ogni 10 anni da quella famosa prima edizione del 1978. Di fatto, la nazione candidata, e già annunciata, sarebbe stata Hong Kong, ma le tensioni politiche, seguite da rivolte ed uno stato sociale a dir poco teso, ha convinto gli organizzatori a rinunciare al mondiale, optando per il Giappone appunto, a soli tre anni di distanza dall'ultima volta. Questo ripensamento ha creato non pochi problemi ai giocatori, soprattutto europei, che avevano già prenotato voli ed hotel. La squadra italiana ad esempio è stata decimata e nella nazione del sol levante è atterrato solamente lo stoico maestro romano, Paolo Scognamiglio.
Quello che possiamo dire sul torneo è che la formazione giapponese era composta probabilmente dai tre giocatori più forti a loro disposizione, tanto che sono riusciti ad entrare tutti e tre nelle semifinali, con il cinese Yan Song, già vice-campione del mondo nel 2016 a completare il quartetto. Una curiosità sul pareggio ottenuto da Takanashi e Takahasi nella seconda partita di finale. I due giocatori hanno seguito una linea pari della mucca per tutte le 60 mosse della partita. Non so dirvi se la scelta di non giocarsi una variante sia stata giusta o meno per Yusuke, già vincitore della prima finale, ma sicuramente, a posteriori, visto come è andata a finire per lui, la considererei un'occasione persa. Il cinque volte campione del mondo, Yusuke Takanashi, e il bambino prodigio, Akiro Tahakashi, si erano già affrontati in finale mondiale nel 2017. Allora vinse il più esperto Yusuke, questa volta ha la meglio Akiro, grazie ad una migliore differenza pedine negli scontri diretti. Complimenti a lui e complimenti al giappone che continua a sfornare giocatori di talento in continuazione.
Il Puzzle che abbiamo ritenuto più interessante da presentare tra le partite disputate in questo torneo ritrae una situazione di gioco effettivamente capitata in una delle due semifinali femminili, tra la hongkonghese Velma Fu (Nero) e la cinese Zhen Dong (Bianco).
PUZZLE
Il Nero muove e vince.
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La risposta giusta è H3. Velma ha visto l'opportunità di giocare nello spazio a 3 caselle composto da a1-a2-f1 (perché ovviamente anche f1 è connessa alle altre due caselle. Il concetto non è sbagliato ma si può dire che ha sbagliato il momento. Iniziando ora in a1, il bianco si infilerà in f1 (andando poi a conquistare l'angolo e il nero giocherà in a2. Il bianco avrà difeso le pedine a nord e comunque potrà giocare le sue prossime mosse a partire dal h1 per scendere verso h8, ottenendo così abbastanza pedine da vincere la partita. Giocando prima in h3 il bianco dovrà obbligatoriamente rispondere in h8, a quel punto Velma avrebbe potuto giocare in a1, ma essendo ora tutta la colonna F nera, il bianco non potrà incunearsi in f1 e dovrà fare a2, con nero che può chiudere in f1 ottenendo due vantaggi rispetto alla situazione precedente: ottenuto le pedine della riga A del proprio colore (e quindi totalizzato alcune pedine stabili in più), si è tolto l'accesso alla coppia h1-g2, ottenendone automaticamente la parità. Tenete conto che il nero non ha la parità, soprattutto in questa partita, per cui essere riuscito ad averla anche in una sola regione, porta un numero di pedine sostanziale per gli esiti di un match così tirato.
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