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XV Campionato Italiano |
21 e 22 Ottobre 1992 |
Lazio - Roma |
Vincitore: Francesco Marconi |
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Formula: 7 turni + quarti - semifinali e finali
Francesco Marconi si conferma per la terza volta (consecutiva) Campione Italiano, battendo in finale Augusto Brusca. Commenti e approfondimenti dopo i risultati...
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Tratto da OthelloNews Anno VIII (1992) n.3
Marconi... non svaluta! Roma conferma la sua passione othellistica e, chiamata ad ospitare la massima manifestazione nazionale, replica il record di partecipanti ottenuto quattro anni fa. In verità i concorrenti di questa edizione (quarantasei) sono uno in meno rispetto a quelli del 1988, ma i quindici (14 maestri + 1 Cat.A) che si sono contesi il titolo assoluto costituiscono di gran lunga l'affluenza maggiore in questo campo. Oltre alla quantità anche la qualità di gioco è apparsa notevole e questo soprattutto per quanto riguarda il Campionato di Categoria che ha visto misurarsi un nutrito gruppo di concorrenti prossimi a diventare Maestri. Le gare si sono svolte secondo l'ormai classica formula che prevede due fasi distinte: un gurone eliminatorio costituito dal solito torneo italo-svizzero su sette turni, ed un play off tra i migliori otto di ciascun campionato. Tra i Maestri, Brusca mostrava di essere in forma smagliante inanellando sei vittorie a fronte di una sola sconfitta (Barnaba). Alle sue spalle il campione uscente Marconi che precedeva la coppia Perotti Silvola. Solitario quinto era Antonelli, partito fortissimo e leggermente calato negli ultimi incontri, che precedeva Roberto Tramma e il vincitore del Grand Prix Barnaba, apparso un po' sottotono. L'ultimo posto utile per la fase finale se lo aggiudicava Peccerillo che aveva la meglio su Maccheroni grazie allo spareggio tencico. A questo proposito urge aprire una parentesi, il numero dispari di concorrenti ha fatto sì che ad ogni turno un giocatore usufruisse di una vittoria omaggio. Riteniamo che il regalo di due punti in gara su sette turni sia eccessivo soprattutto in funzione dell'ottavo posto utile per la qualificazione. Per una imperfetta impostazione del programma-arbitro è poi capitato, in diversi casi, che a giovarsi del forfait non fosse il concorrente ultimo classificato. Questo ha evidentemente favorito alcuni, sintomatico è il caso dell'incolpevole Tramma (6 punti sul campo e 2 omaggio) che passa alle finali precedendo Guercini Alami e Buccoliero che ugualmente hanno fatto sei punti, ma al posto del forfait si sono trovati di fronte un giocatore. Per il futuro sarebbe opportuno operare dei correttivi alla formula. Se il rientro all'attività del mitico Ennio Peres era stato il fatto del giorno ugualmente da rimarcare è stata la visita di un altro "grande vecchio": Luigi Puzzo. Assente dalle competizioni da più di un anno Luigi ci ha anticipato che abbandonerà il suo esilio volontario per ripresentarsi alle competizioni in occasione del torneo di Numerica di Novembre. Al termine della prima giornata si svolgeva una vivace assemblea Nazionale dei soci. Ed eccoci alla resa dei conti degli inesorabili play off. Arbitri della tenzone i delusi Privitera e Maccheroni. Il tabellone, stilato in base alla classifica del giorno precedente, vedeva dall'alto in basso gli incontri: Brusca-Peccerillo, Silvola-Antonelli, Barnaba-Perotti, Marconi-Tramma. Brusca, Marconi e Barnaba vincevano ambedue gli incontri a loro disposizione, mentre Antonelli passava con il conteggio di pedine avendo dapprima vinto 53 a 11 per poi cedere ad Andrea per 50 a 14! Nel frattempo arrivava inattesa la visita di Stefano Clementoni, che approfittando di una breve sosta aerea di ritorno da un lungo viaggio di lavoro, aveva trovato il modo di piombare in città per assistere ad alcune fasi del Campionato dimostrando una volta di più il suo attaccamento alla FNGO. Lo scontro Milano-Roma si risolveva a tutto vantaggio dei padroni di casa giacché sia Brusca che Marconi vincevano abbastanza facilmente in due partite, relegando i due seppur forti avversari della sfida per il terzo posto. Sia Augusto che Francesco cercavano la conquista del terzo titolo, che per Marconi sarebbe stato anche consecutivo! Da notare che questa finale, pur potendo apparire un classico tra due supercampioni, era del tutto inedita giacché il secondo posto di Marconi dietro Brusca nel 1987 era il frutto di una classifica e non di un incontro diretto. Francesco si imponeva nettamente nella prima partita per 54 a 10. Nella seconda sfoderava un'ottima apertura ma, confermando la sua insicurezza psicologica, faceva uno svarione alla mossa 29, ribaltando il proprio vantaggio. A questo punto era Brusca che a dispetto del suo famoso killer istinct, andava in confusione e non sapeva ottenere più di un inutile pareggio. Applausi e strette di mano per il triplice campione Marconi, vero dominatore degli anni '90. Terzo era Barnaba. Ottimo il sesto posto di Peccerillo mentre deludente era l'ottava piazza di Silvola. I primi tre classificati partono ora alla volta di Barcellona per disputare il 16° Campionato Mondiale. Ci auguriamo che tutti e tre sappiano sfruttare al meglio la loro ottima conoscenza delle aperture, e non cadano in banali errori di finale o centropartita come avvenuto troppe volte in passato. Un piazzamento di prestigio, che ci sfugge ormai da troppo tempo, è il minimo che ci si possa attendere.
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