Formula: 11 turni + finali
Quando decidi di partecipare alla tappa del Gran Prix Europeo di Parigi, in generale sai già cosa aspettarti. Due giorni in centro, avvolti dal vivace dinamismo di una città che non si ferma mai. Ma soprattutto, un torneo difficile, con alcuni dei giocatori più forti d'Europa, provenienti da paesi diversi.
La squadra più solida era ovviamente quella di casa, rappresentata da Marc Tastet, Takuji Kashiwabara, Samuel Clinton, Pierre Butin, Marc Bertrandias e molti altri. Il torneo però vedeva anche la presenza di Imre Leader, dalla Gran Bretagna, di Elisabetta e George Ortiz dall'Italia, e Carlo Affatigato, italiano ma residente in Spagna.
Fin dalle prime partite era chiaro che il torneo avrebbe riservato molte sorprese. Colpa di un nutrito gruppo di giocatori, in teoria attesi nella parte centrale della classifica, con le serie intenzioni di infrangere le aspettative, con il risultato che diversi big hanno dovuto incassare sconfitte impreviste. Alla fine del terzo turno vedevamo nomi come Marc Tastet, Pierre Butin e Bintsa Andriani nella seconda metà della classifica, mentre nella prima metà comparivano Carlo Affatigato ed Elisabetta Vecchi.
Affatigato in particolare collezionava due pesanti vittorie, contro Takuji Kashiwabara e Marc Tastet, ma la partita più emozionante avveniva al secondo round tra Marc Bertrandias e Imre Leader: Il francese riusciva a vincere con un solo secondo rimasto nell'orologio, costretto a ribaltare 10 pedine in 9 secondi, con la sua ultima mossa. Una grande scarica di adrenalina!
Questa prima fase ha portato ad una grande consapevolezza tutti i partecipanti. Il livello generale era tale che ogni partita andava sudata fino alla fine e che la vera battaglia sarebbe stata sulla lunga distanza. Avrebbero avuto la meglio quelli che avessero dimostrato una maggior consistenza.
Il primo giorno dunque si concludeva con cinque giocatori appaiati in vetta: Clinton, Affatigato, Bertrandias, Leader e Kashiwabara. Tutti sanno che i posti per le finali sono solo quattro, e l'unica certezza è che l'indomani, ognuno di loro avrebbe puntato a vincere il maggior numero di partite possibili.
Alla fine del secondo giorno l'unico che è stato in grado di vincere tutte e quattro le sue partite è stato Imre Leader, che chiudeva così in prima posizione, con 9 punti. Takuju Kashiwabara si piazzava secondo con 8,5 punti, collezionando appunto tre vittorie e un pareggio. Proprio questo mezzo punto è stato in un certo senso il più affascinante della seconda giornata: una sequenza perfetta di sessanta mosse che ha portato Takuji e Pierre Butin nel nono turno, a completare la partita in meno di dieci minuti, mentre tutti gli altri giocatori iniziavano a malapena ad uscire dalla propria fase di apertura di gioco.
La finale che dunque, avrebbe decretato il vincitore di tappa era un classico dell'othello internazionale: Imre Leader contro Takuji Kashiwabara. Entrambi famosi per la loro incredibile costanza, esperienza e capacità di sorprendere l'aversario quando il match lo richiede. Imre però riusciva ad avere la meglio in entrambe le partite di finale, imponendosi con un doppio 41 a 23, vincendo la tappa parigina e bissando la vittoria di Barcellona, mettendo così una seria ipoteca per la vittoria finale del GPE 2023. La finalina per il 3° e 4° posto si giocava tra una piacevole conferma, Samuel Clinton, e una grandissima sorpresa, Carlo Affatigato: Clinton vinceva la sfida dopo una battaglia serrata, terminata con il punteggio di 33 a 31 a favore del francese. Clinton sceglieva lo stesso colore con cui aveva affrontato Affatigato nel girone, apportando qualche intelligente cambiamento in apertura.
In classifica generale, dopo la terza tappa di Parigi, vediamo Imre Leader stabilmente in testa con 430 punti e Takuji Kashiwabara subito dietro con 257 punti. C'è ancora un ultimo appuntamento in programma quest'anno, nell'affascinante Instanbul che ci darà la classifica finale di questo bellissimo Gran Prix Europeo 2023
Carlo Affatigato
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