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XXVII Campionato del Mondo di Othello |
dal 29 Ottobre al 1 Novembre 2003 |
Federazione Nazionale Gioco Othello - Stoccolma -S- |
Vincitore: Ben Seeley |
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Formula: 13 turni + semifinali e finali
Tratto da Nero su Bianco Anno 2004 n.1
Stoccolma, 27 ottobre 2003. Ci aspettavamo una Stoccolma gelida e forse innevata quando siamo atterrati all’aeroporto di Arlanda per partecipare al 27° Campionato del mondo di Othello. Abbiamo invece trovato una temperatura di 7 gradi, fresca ma gradevole. Abbiamo il tempo di visitare alcuni musei, ma soprattutto gustiamo l’atmosfera nordica con lunghe passeggiate tra i canali della città. Mentre alcuni tra i favoriti non perdono occasione di giocare qualche partita, circondati da un nugolo di spettatori interessati, altri si sbilanciano in pronostici sui vincitori del titolo individuale e di quello a squadre. Impresa non facile, visto che tra i 54 giocatori iscritti almeno una dozzina hanno possibilità di entrare in semifinale. Un nome emerge comunque tra tutti: quello dell’americano Ben Seeley. La serata del mercoledì si conclude con l’estrazione del primo turno di accoppiamenti. Giovedì mattina. Finalmente si gioca. Sede del torneo è il Royal Viking Hotel, in pieno centro. Siamo in una bella la sala, circondata da una tribuna, posta al piano superiore, dalla quale è possibile seguire perfettamente tutte le partite senza disturbare i giocatori. Dopo la prima giornata, Roberto è in corsa per il vertice con 5,5 punti su 7 (una sconfitta con Ben Seeley e un pareggio con Andreas Hoehne), mentre Andrea ed io siamo a 4 punti. In totale 13,5 punti su 21 pari al 64% del massimo possibile. Il secondo e decisivo giorno ci accoglie con qualche speranza. Se riusciremo a giocare al livello del giovedì, avremo discrete possibilità di ben figurare a squadre e, chissà, riuscire a piazzare uno di noi in semifinale. Purtroppo la giornata si conclude con un risultato leggermente inferiore alle aspettative: 3 punti su 6 per Roberto e Andrea, 4 su 6 per me. In totale 10 punti su 18 pari al 56%. Concludiamo con l’ottimo settimo posto di Roberto (8.5 punti), il dodicesimo mio (8 punti) e il diciannovesimo di Andrea (7 punti). Roberto ha ottenuto un punteggio che in altri anni valeva la semifinale, tuttavia, l’assenza di un dominatore assoluto ha alzato la soglia da raggiungere per essere tra i primi quattro. Come squadra abbiamo ripetuto il risultato di Atene '97 con 23,5 punti che, questa volta, non sono bastati per andare sul podio. Finisce qui il torneo per noi italiani, mentre il girone preliminare ha un suo prologo nello spareggio tra Hoehne e Caspard, entrambi a 9 punti e mezzo. Se lo aggiudica il primo che evita la beffa di essere estromesso dalle finali dopo un torneo condotto quasi sempre in testa. Due giapponesi (Suekuni e Goto), un tedesco (Hoehne) e un americano (Seeley) accedono alle semifinali. (continua dopo i risultati...)
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La prima semifinale vede opposti Ben e Andreas: ad una prima partita dominata dall’americano, seguono una patta e una vittoria del tedesco. La differenza pedine condannerà Andreas alla finalina del terzo posto. Meno combattuta l’altra semifinale nella quale Suekuni si sbarazza, in due partite, del connazionale Goto. Sabato pomeriggio, la maggior parte dei giocatori si raccoglie davanti agli appositi schermi per assistere alla proiezione della finale che si gioca in una stanza diversa per garantire ai giocatori la massima tranquillità. Seeley e Suekuni giocheranno al meglio delle tre partite mentre Hoehne e Goto si disputeranno il terzo posto su una partita secca. A Ben, sono però sufficienti due partite per sconfiggere Makoto che forse ha sottovalutato il suo avversario cercando di portarlo su strade meno conosciute e concedendogli quel minimo vantaggio che l’americano ha sfruttato magistralmente. Nel frattempo Andreas batte Hiroshi e conquista il terzo posto. Chi ha avuto modo di analizzare le partite delle finali con l'aiuto di un programma avrà visto che i due finalisti hanno rasentato la perfezione meritando pienamente la posizione ottenuta nella classifica finale. Ripetersi ad alto livello non è mai facile. Soprattutto in un gioco come l’Othello che negli ultimi anni ha assistito a una notevole crescita dal punto di vista qualitativo. C’è riuscito brillantemente Seeley che, dopo il secondo posto dell’anno scorso è partito da favorito e ha confermato il pronostico aggiudicandosi il torneo. Dietro di lui molti nomi nuovi (coreani, americani, giocatori dei paesi nordici). Si vedono poco nei tornei dal vivo ma giocano migliaia di partite su Vogclub e su altri siti di gioco online. Sono tutti molto giovani e questa è una buona notizia per l'Othello. Sarebbe bello scoprire anche in Italia qualche nuovo talento sul quale affidarsi per il futuro. Le occasioni per giocare di certo non mancano!
Donato Barnaba
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