Formula: 7 turni
Il secondo Open della Campania coincide con il primo Open di Salerno e con la seconda tappa del Gran Prix Italiano, dopo che Brusca aveva vinto a Milano la tappa valida anche per il Gran Prix Europeo. Al torneo sono presenti i migliori giocatori campani oltre ai maestri romani Brusca (inevitabilmente il favorito di giornata), Marconi (primo degli outsider) e il presidente Puzzo. Il torneo risulterà molto più combattuto del previsto, grazie alla vittoria di Privitera su Marconi, di Marconi su Brusca e di Puzzo su Privitera. Al termine dei 7 turni, i quattro giocatori più accreditati si troveranno in un solo punto, con Francesco avere la meglio di Augusto e Biagio di Luigi solo per un miglior quoziente di spareggio. Grazie a questa vittoria Marconi riapre le sorti del Gran Prix Europeo, raggiungendo proprio Brusca in vetta alla classifica con 15 punti. L'ultima tappa quella di Roma sarà decisiva per l'assegnazione del titolo e dei premi in palio.
Nel torneo Speranze invece, grande prova del giovane Andrea Silvola, capace di vincere nettamente tutte le sue partite e di conquistare il torneo nonostante una partita in meno rispetto al secondo classificato, il seppur bravo Agostino Braca, a causa del ritiro al terzo turno di Tiziana Nicolai. Bene anche Chiara Santoianni, sul terzo gradino del podio.
Tratto da Othello News Anno III n.3
"Non è stata una cosa da niente fare venti ore di treno e 8 partite di Othello in due giorni, però ne è valsa la pena: pur avendo perso 6 su 8 delle partite, sono molto contento di questa esperienza. La mattina di sabato 21/3 dopo aver fatto un po' di tutto, perché io quando sto per partire non riesco mai a stare fermo, alle 13 circa ho preso il treno: Ferrara-Bologna, breve tratto che trascorso in un attimo; poi Bologna-Napoli tratto che a farlo per lo più in piedi in corridoio sembra interminabile, e durante il quale mi ha fatto compagnia un simpatico napoletano; poi dopo aver forse perso il treno per Salerno delle 21.27 (a me è parso di non averlo neanche visto sul tabellone, ma può anche darsi che essendo un po' emozionato ci abbia guardato male), ho preso il successivo, che non ricordo a che ora sia partito, ma è certamente arrivato alle 23.30. Nella stazione di Salerno, dopo aver avuto alcune difficoltà, perché non trovavo da cambiar soldi in gettoni (per fortuna il telefono accettava anche monete) e poi perché uno degli apparecchi non funzionava (ne ho dunque usato un altro), ho telefonato ad Agostino Braca, gestore del circolo scacchistico sede del torneo, e mi sono fatto venire a prendere, e portare in albergo, dove avevo prenotato una camera. Ho dormito molto bene e la mattina appena alzato ho detto all'albergatore di chiamarmi Peres e sua moglie, che sapevo essere nello stesso albergo, per chiedere se andavamo insieme al circolo. Così abbiamo poi fatto, prendendo qualche boccata di bell'aria fresca (anche troppo!), per poco non anche l'acqua, passando per il lungo mare, ma poi rientrando sulla via parallela perché lì non c'erano bar per far colazione e parlando del più e del meno, della sua abilità a fare degli anagrammi, delle mia attività di programmatore di computer, e dell'Othello. Siamo arrivati; i soliti partecipanti a questo torneo c'erano quasi tutti (grandi assenze Ghirardato, Pettini e Pellegrini; ma poi chi è quel pazzo che dall'Italia del nord si fa 10 e più ore di viaggio per un torneo di Othello?); c'è stato un lungo momento di attesa e preparazione durante il quale, tra l'altro, ho avuto modo di vedere una pubblicazione in inglese sull'Othello (ce l'aveva Chiara Santoianni) e di promettere (a Susanna Serafini, che si mostrava interessata) di tradurla in italiano; alcune delle Speranze dicevano che c'erano "poche speranze" che loro partecipassero, però poi hanno giocato, per lo meno i primi turni. A me il primo turno guarda caso è capitato con Ennio Peres, stava stravincendo quando ha fatto una "cappella": io ho distolto gli occhi intendendo "posso anche far finta di non aver visto", ma lui che ci tiene ad essere onesto ha completato la mossa, io che ero meno rigoroso, verso la fine della partita ero lì lì per rifare la mossa dopo aver già appoggiato la pedina, ma ovviamente ho poi fatto quella; risultato della partita, ho vinto! Veniamo ora in breve ai risultati: 1° turno: Scabbia-Peres 38-26; Brizzi-Militello 25-39; Puzzo-Brusca 23-41, Privitera-Marconi 36-28. 2° turno: Brizzi-Privitera 17-47; Militello-Brusca 6-58; Marconi-Scabbia 53-11; Peres-Puzzo 16-48. 3° turno: Scabbia-Brizzi 48-16; Brusca-Peres 36-28; Puzzo-Marconi 23-41; Privitera-Militello 64-0. Si vede dunque un agguerrito Privitera che vince sempre guadagnando rating e preparandosi al confronto con Brusca, uno Scabbia che risulta migliore delle volte precedenti, Puzzo, Marconi, Peres e Brizzi in sensibile calo, Brusca (1° nella classifica rating prima di questo torneo) e Militello che sostanzialmente si tengono sul loro valore. A questo punto c'è stato l'intervallo, in cui a fatica abbiamo trovato un posto dove mangiare un panino o due, perché quasi dappertutto, pizzerie, rosticcerie, bar, locali vari erano chiusi; si vede proprio che i tornei di Othello hanno poca fama (rischiando forse di causare ai giocatori molta fame), anche nella città dove di volta in volta si svolgono, ed è un peccato. 4° turno: Militello-Peres 41-23; Privitera-Scabbia 37-27; Marconi-Brusca 35-29; Brizzi-Puzzo 13-51. 5° turno: Brusca-Brizzi 51-13; Puzzo-Privitera 46-18; Peres-Marconi 10-54; Scabbia-Militello 17-47. 6° turno: Scabbia-Puzzo 8-56; Militello-Marconi 12-52; Brizzi-Peres 26-38; Privitera-Brusca 10-54. 7° turno: Brusca-Scabbia 58-6; Marconi-Brizzi 64-0; Puzzo-Militello 39-25, Peres-Privitera 26-38. Marconi e Puzzo dunque si rifanno dell'inizio poco promettente, Brusca perde di un soffio la prima posizione, Privitera non supera né Brusca né Puzzo e quanto a Militello, Scabbia, Peres e Brizzi non ci sono grosse sorprese; Peres Scabbia e Brizzi calano un po', Militello migliora. Curiosità: ci sono state tante partite vinte per il nero quante per il bianco; risultato medio (che forse non ha nessun significato) 32,68 a 31,32 per il bianco. Poi sono tornato insieme ad un nutrito gruppo di Othellisti fino a Roma, facendo due o tre partite a scacchi eccentrici con uno dei compagni di viaggio. Dopo aver spedito delle cartoline, ho ripreso il viaggio: Roma-Ferrara in cuccetta, opportunamente prenotata, ma che ho avuto qualche difficoltà a trovare per la lunghezza del convoglio (chissà perché quando si è stanchi sembra che ci sia sempre qualche difficoltà). Sono arrivato alla stazione di Ferrara alle 7.30 circa di lunedì. La mattina stessa in ufficio, avevo qualcosa di interessante da raccontare"
Nicola Scabbia
Per vedere la classifica finale del GPI 1987 clicca qui. Per la cronaca delle altre tappe: Milano (13-14/12/1986) Roma (10/05/1987)
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