Formula: 7 turni
Tratto da Othello News Anno V n.3
La rivolta dei Ciompi: 4° Torneo Roma Open. Anche quest'anno il Roma Open ha dato dimostrazione di essere il torneo clou della stagione, capace di attirare l'attenzione dei più quotati giocatori italiani (il che è sempre più difficile) e contemporaneamente di stimolare al confronto con loro un grande numero di appartenenti alle categorie inferiori. Trentatré i partecipanti a questa edizione con ben sette Maestri: Brusca, Marconi, Puzzo, Silvola, Maccheroni, Perotti e Militello. Da notare tra gli altri il ritorno alle gare del Campione Italiano di Categoria Giangregorio e la presenza della coppia modenese Quattrocchi Ottani con quest'ultimo, fresco vincitore del torneo svoltosi in Emilia. Sede della manifestazione una sempre più accogliente Soc. Numerica che non perde occasione per confermare il proprio attaccamento al nostro gioco. La formula del torneo prevedeva un classico italo-svizzero su sette turni di gioco ovviamente a girone unico. Prima partita e prima sorpresa con Perotti che perdeva da Mocci, tutti vittoriosi gli altri Maestri. Secondo turno all'insegna di un Silvola-Marconi che vedeva quest'ultimo confermare la sua superiorità sull'avversario, mentre Militello si consegnava in pasto al famelico Comerci. La terza tornata viveva dei classici Marconi-Brusca e Maccheroni-Puzzo. I due parigini avevano facilmente ragione degli avversari e soprattutto appariva clamoroso l'abbandono di Brusca che con il 64 a 0 così rimediato in pratica abdicava dalla prima posizione della classifica rating. Nel quarto turno il computer poneva di fronte i quattro giocatori ancora a punteggio pieno e lo faceva abbinando i due Maestri ed i due Categoria A. Vincevano Marconi e Roberto Tramma mantenendo la testa della classifica mentre Tardia e Maccheroni andavano ad infoltire la schiera dei secondi classificati forte di nove unità. Solita pausa pranzo ed alla ripresa delle ostilità, solita vittoria di Marconi, alle sue spalle la bagarre con Mocci (vera rivelazione del torneo) che si prendeva la soddisfazione di battere Silvola e con il trio Brusca-Giangregorio-Perotti in gran rimonta. Il sesto turno era un po' di transizione e confermava il succiato trio all'inseguimento disperato di un lanciatissimo leader. Si arrivava così alla partita conclusiva, quella dei fuochi d'artificio. In effetti gli accoppiamenti Giangregorio-Marconi e Perotti-Brusca apparivano abbastanza segnati dal pronostico ed il primo in particolare. L'esito della scacchiera era però esattamente il contrario e se per la vittoria di Perotti non ci si poteva stupire più di tanto, appariva clamorosa l'affermazione di Giangregorio. La classifica finale vedeva così il trio Marconi-Giangregorio-Perotti a pari punti e classificati nell'ordine dal solito spareggio tecnico, alle loro spalle il sorprendente Mocci che si prendeva il lusso di precedere Brusca e tutti gli altri Maestri. Sui sorrisi dei primi due, che si aggiudicavano i soggiorni per il Campionato Italiano di Verona, si chiudeva un'edizione del Roma Open che va in archivio come la prima in cui il ruolo dei Maestri è stato messo pesantemente in discussione dai volti nuovi delle altre categorie.
Per vedere la classifica finale del GPI 1989 clicca qui. Per la cronaca delle altre tappe: Milano (19-20/11/1988) Napoli (19/03/1989)
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