GPI e GPE Milano 1986 (primo turno) (European Grand Prix)

7 Dicembre 1985

Auditorium Plasmon - Milano


Vincitore:
Jean-francois Puget



Formula:
10 turni + finali

Tratto da Othello News Anno II n.1 Febbraio 1986

Come annunciato nel numero scorso della rivista, si è tenuto a Milano, nella sala dell'Auditorium Plasmon, il 7 e l'8 dicembre scorsi, il 1° torneo internazionale "Milan Open", valido come prima tappa dei Gran Prix europeo e italiano. Purtroppo la partecipazione italiana è stata menomata dall'assenza di alcuni fra i migliori Masters, prima fra tutte quella del campione in carica e soprattutto vice-campione mondiale Paolo Ghirardato, il perfetto organizzatore della manifestazione, il quale ha preferito rinunciare al torneo per controllare che tutto funzionasse per il meglio. Da non dimenticare poi le assenze dei pur bravi Pettini e Maccheroni, dovute a motivi familiari, Barsanti, per motivi di studio, Privitera, per motivi di salute, e Peccerillo, per... Maradona!
Così alla fine, la mattina del 7 ci siamo trovati ad essere solo 6 italiani all'Auditorium, vale a dire: Puzzo, Ranieri, Marconi, Zama, Sansone (che per non essendo un Master, ha voluto coraggiosamente partecipare all'Open) e il sottoscritto; ma per fortuna la pattuglia degli stranieri che si sono presentati è stata numerosa oltre ogni previsione: 12 giocatori giunti da mezza Europa (3 svizzeri, 3 francesi, 4 inglese, 1 greco e addirittura 1 svedese!).
Il regolamento prevedeva 11 turni di gioco basati su un nuovo sistema italo-svizzero, di invenzione francese, con la variante che all'ottavo turno in poi i giocatori si possono incontrare anche una seconda volta, ovviamente a colori invertiti. A dire il vero questo sistema ha sollevato delle perplessità, prime fra tutto quelle del sottoscritto, anche perché essendo la prima volta che veniva usato in Italia sono sorti parecchi dubbi di interpretazione. Prima di poter esprimere un giudizio definitivo, bisognerà provarlo ancora in altri tornei. Al termine degli 11 turni i primi due si sarebbero disputati il primo posto su 3 partite, mentre terzo e quarto avrebbero fatto altrettanto su 2. Agli accoppiamenti dei vari turni avrebbe provveduto ancora una volta il computer del presidente Luigi Puzzo, faticosamente trasportato in treno da Roma.
E subito al primo turno il computer fa il primo scherzo: vengono accoppiati i due neo-coniugi svizzeri Anders e Valerie Kierulf, mentre altri scontri fra connazionali sono quelli fra i due francesi Juhem e Puget (forse qualcuno lo ricorderà vincitore del torneo open disputato a Roma nel marzo 1985), i due inglesi Feinstein e Bhagat, oltre alle sfide tutte italiane Ranieri-Sansone e Brusca-Puzzo.
Tranne Ranieri che vince facile, le altre partite sono combattute; alla fine la spuntano Valerie 37 a 27 (un gesto di cavalleria del marito?), Puget per 41 a 23, Feinstein per 49 a 15 e Puzzo per 33 a 31 (grazie anche ad un mio errore nel finale). Degli altri italiani, Zama cede a Smith mentre il bravissimo neo-Master Marconi si impone sullo svedese Estberger.
Nel secondo turno vincono ancora Feinstein su Zama (anche se solo 33 a 31), Puget su Marconi per 39 a 25 e Ranieri su Smith per 40 a 24, rimanendo da soli al comando insieme al francese Daunas. Ma dopoi lterzo turno, battendo rispettivamente Dauna e Puget, sono i primi a punteggio pieno i soli Ranieri e Feinstein, inseguiti da ben 6 giocatori a 4 punti. Al quarto turno si assiste quindi al big-match del torneo fra i due battistrada, risolto abbastanza chiaramente da un lanciatissimo Ranieri, che rimane così solo al comando, mentre Feinstein viene raggiunto al secondo posta da un terzetto di francesi formato da Puget, impostosi su Valerie Kierulf, Juhem, che aveva battuto Puzzo, e Daunas, vincitore su di me. Ma a questo punto incomcinciano i problemi per Ranieri che infila tre sconfitte consecutive contro Puget, Anders Kierulf ed il sottoscritto e chiude la prima giornata di gara con 8 punti in sesta posizione. Viene così superato da Puget, che è primo da solo con 12 punti, grazie alle altre due vittorie su Smith e Anders Kierulf, da me e Feinstein, secondi con 10 punti, oltre che da A. Kierulf e Smith, appaiati a 9 punti. Bella anche la rimonta di Marconi, che con tre vittorie consecutive si porta ad 8 punti insieme a Ranieri, Puzzo e Juhem. Più staccati sono Zama, V. Kierulf, Bhagat, Merkle, Haralambopoulos e Daunas a 6 punti, che precedono Estberger a 4 e i due fanalini di coda Sansone e O'Brien a 2.
Si conclude così la prima giornata di gara e, mentre qualcuno va in albergo a studiare tattiche da usare il giorno dopo, ed altri fanno una puntatina turistica in Piazza del Duomo, un gruppetto di noi, fra cui il sottoscritto, decide di andare a perdere qualche migliaio di lire allo Sferisterio, puntando su giocatori di pelota, tanto per scaricare la tensione accumulata nella giornata passata davanti alla scacchiera.
Il giorno successivo si uniscono a noi anche i giocatori del torneo riservato alle speranze, che si disputeranno le coppe in palio e il viaggio-premio per le finali dei Campionati Italiani 1986 offerto dalla Clementoni su 5 turni di gioco col sistema italo-svizzero. Ma mentre nel torneo speranze si delinea sin dalle prime battute la supremazia di Roberto Pedroli di Arona, nell'Open la situazione si complica: se da un lato Puget con due vittorie su Feinstein e A. Kierulf si assicura la finalissima, alle sue spalle sono appaiati Puzzo, Ranieri e Feinstein, con a ridosso A. Kierulf, mentre io, con due balorde sconfitte, esco definitivamente di scena. Siamo quindi allo sprint finale per il secondo posto valido per la finalissima. E con due belle vittorie su Puget e Feinstein, è il nostro presidente Luigi Puzzo a conquistare l'accesso alla finale, mentre Feinstein (vittorioso su Ranieri) e A. Kierulf (superando Juhem e Smith) si disputeranno il 3° posto. Alle loro spalle mi piazzo io con 14 punti, davanti a Ranieri (sconfitto all'ultimo turno da Puget), V. Kierulf e Bhagat, autori di una grande rimonta. Dalla classifica finale pubblicata a lato, con indicati i punti guadagnati da ciascun giocatore per i Gran Prix europeo e italiano, si nota anche un bel piazzamento di Marconi, in continua crescita, subito davanti ad uno Zama un po' deludente.
Dopo pranzo, tutto viene preparato per le finali, che hanno inizio contemporaneamente all'ultimo turno del torneo speranze. Il nostro presidente, forse stanco per le tirate partite del mattino, e pago dell'ottimo risultato fin qui conseguito, nella prima partita gioca in maniera distratta e approssimativa e deve cedere nettamente da un attento Puget, che vince facile per 56 a 8. Sull'altro tavolo è l'inglese Feinstein a prevalere su Anders Kierulf con un secco 51 a 13, mentre Pedroli, nelle speranze, conclude la sua fuga solitaria vincendo anche l'ultima partita e imponendosi con 10 punti.
Ma torniamo all'Open dove purtroppo Luigi anche nella seconda partita non riesce a svegliarsi dal torpore in cui è caduto e non puà fare altro che cedere per 47 a 17 a Puget, che vince così meritatamente il suo secondo torneo in terra italiana, e guadagna 90 punti validi per il Gran Prix Europeo che spettano al primo classificato. Luigi si consola con 60 punti europei e, quale primo italiano, il soggiorno premio pagato dalla Clementoni per i Campionati Italiani, oltre ai 9 punti per il Gran Prix italiano. Sull'altro tavolo Kierulf, pur vincendo nettamente per 50 a 14 deve cedere per una sola pedina il terzo posto all'inglese, che gli era giunto alle spalle nella fase eliminatoria.
Si procede quindi alle premiazioni, con la consegna delle coppe ai primi tre classificati di ciascun torneo, oltre ai tre buoni acquisto del valore di cento, cinquanta e trentamila lire, offerti dalla "Città del Sole" di Milano ai vincitori del torneo speranze, e con una gradita sorpresa: un cofanetto di caramelle Sperlonghi gentilmente offerto a tutti i partecipanti a questa riuscitissima manifestazione.
Da segnalare infine la perfetta organizzazione di Paolo Ghirardato, il maggior artefice della riuscita di questo torneo, che ha provveduto a mettere perfino a disposizione dei giocatori delle bibite ristoratrici, dimostrandosi un campione non solo davanti alla scacchiera ma anche dietro la scrivania.

Per vedere la classifica finale del GPI 1986 clicca qui.
Per la cronaca delle altre tappe:
Napoli (20/03/1986)
Roma (18/05/1986)

Per vedere la classifica finale del GPE 1986 clicca qui.
Per la cronaca delle altre tappe:
Cambridge, Inghilterra (8 e 9 Febbraio 1986)
Copenhagen, Danimarca (19 e 20 Aprile 1986)
Parigi, Francia (30 e 31 Agosto 1986)



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