Formula: 7 turni
Tratto da Othello News Anno VIII n.2
Marconi in rottura prolungata. La settima edizione del Roma Open è stata caratterizzata in modo particolare essendo l'ultima e decisiva tappa del Gran Prix. Alle gabbie di partenza solo due purosangue come Francesco Marconi e Donato Barnaba potevano nutrire speranze per aggiudicarsi la maglia azzurra offerta al primo classificato del prestigioso torneo a tappe. E se per Donato le chances di successo erano notevoli, a Francesco solo il primo posto, o il secondo posto di tappa avrebbero potuta lasciare in vita qualche speranza. Chi si aspettava un testa a testa per i sette turni di gioco rimaneva però immediatamente deluso. Il sorteggio assegnava d'acchito a Marconi un avversario quanto mai ostico: Mauro Perotti ed il Presidente non si faceva intenerire regolando Francesco con un 35 a 29. Al quarto turno la prima sconfitta di Barnaba, subita contro l'ottimo Guercini, sembrava aprire un piccolo spiraglio al Campione Italiano. Nella partita successiva inoltre Donato rischiava una clamorosa sconfitta ad opera di Riccardo Tramma mentre Perotti inanellava la quinta vittoria consecutiva contro Guercini fino a quel punto imbattuto. Il sesto turno chiudeva i conti: Barnaba, sentendosi braccato, sfoderava una brillante partita contro Perotti, mentre Marconi sul fronte opposto confermava la sua poco brillante vena di giornata andando a perdere (per abbandono) contro l'imprevedibile Silvola. Chiusa la pratica Gran Prix restava da assegnare il prestigioso titolo romano. Cinque i giocatori in testa: Barnaba, Guercini, Perotti, Silvola e Leandro Tramma. Silvola batteva l'ormai rilassato Barnaba e, mentre Guercini aveva la meglio su Leandro, Perotti andava a prendere i suoi due punti contro Michele Comerci. Ed era proprio al Presidente che lo spareggio tecnico assegnava la prima piazza davanti a Guercini e Silvola. Da notare per inciso che Guercini e Perotti erano gli organizzatori - padroni di casa, per una volta, quindi, si vedeva nettamente smentire il detto che vuole 'nemo profeta in patria'. Detto della lotta al vertice passiamo ad esaminare le prestazioni di Categoria. Sorprendentemente settimo assoluto e primo dei "Non Maestri"il giovanissimo Pierluigi Stanzione, autentica promessa dell'Othello torrese. Alle sue spalle addirittura un Esordiente, Enrico Colangiuolo, di cui certo sentiremo ancora parlare, e quindi il toscano Michele Comerci a cui manca ancora un poco per compiere il definitivo salto di qualità. Tra le delusioni spicca la prova del capostipite dei Tramma, Roberto, che contrariamente ai suoi due figli è incappato in una giornata veramente buia. In definitiva comunque la manifestazione romana ha confermato la buona tradizione, grazie anche all'ottima organizzazione del Comitato Regionale Laziale e della Società Numerica.
Alessandro Maccheroni
Per vedere la classifica finale del GPI 1992 clicca qui. Per la cronaca delle altre tappe: Milano (11-12/01/1992) Torino (09/02/1992) Torre del Greco (08/03/1992) Modena (05/04/1992)
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