GPE Copenhagen 1989 (terza tappa) (Gran Prix Europeo)

5 e 6 Agosto 1989

Danimarca 1989 - Copenhagen -DK-


Vincitore:
Takeshi Murakami



Formula:
11 turni + finali

La terza tappa del Gran Prix Europeo vede la partecipazione di ventiquattro giocatori provenienti da ben 10 paesi differenti così suddivisi:
Belgio (2), Danimarca (6), Francia (2), Giappone (1), Inghilterra (3), Italia (1), Paesi Bassi (2), Stati Uniti (2), Svezia (4), Svizzera (1)

Per la prima volta nel nostro continente, il maestro giapponese Takashi Murakami, sbaraglia la concorrenza europea e americana (vista la presenta, tra gli altri, di Brian Rose), conquistando 11 partite su 11 nel girone di qualificazione e battendo con un netto due a zero il forte danese Karsten Feldborg, già quarto ai Campionati del Mondo di Milano del 1987.
Takashi ha dimostrato una maturità di gioco impressionante, imponendosi spesso con punteggi importanti, nei confronti di tutti i suoi avversari.
Buona la prova anche dell'inglese Graham Brightwell, appaiato a Karsten nel girone di qualificazione con 9 punti, ma che perde l'accesso in finale per un quoziente di spareggio peggiore. Si rifà in parte nella finalina battendo lo svizzero Anders Kierulf.
L'Italia è ben rappresentata da Mauro Perotti, che però non va oltre la quattordicesima posizione, con 5 punti complessivi.

Per vedere la classifica finale del GPE 1989 clicca qui.
Di seguito tutte le tappe del circuito:
Milano
Cambridge
Copenhagen
Parigi

Tratto da Nero su Bianco Anno V n.4

IV Copenhagen Open International
Nel paese di Hans Christian Andersen, il 4 e il 5 agosto di quest'anno, si è disputato per la quarta volta l'Open International di Copenhagen valido, tra l'altro, per il Gran Prix Europeo. Al nastro di partenza si sono presentati giocatori di ben dieci differenti nazionalità. All'appuntamento non è mancato neanche il Giappone, paese principale di questo gioco, che con il suo rappresentante Takeshi Murakami ha confermato, ancora una volta, la sua totale supremazia.
Per la disciplina del torneo l'organizzazione si affidava al sistema itali-svizzero non modificato (come quello usato in Italia) da svilupparsi in undici turni che si sarebbero svolti sette il sabato e quattro la domenica successiva. Al termine i primi due giocatori classificati si sarebbero contesi il titolo in una finale al meglio delle tre partite.
Emmanuel Lazard, membro del comitato organizzatore, dava quindi il via alle ostilità dopo aver succintamente spiegato le regole che avrebbero disciplinato lo svolgimento della competizione.
Poche le sorprese durante gli undici turni di gioco che qualificavano, per la finale, il giapponese Murakami (a punteggio pieno) e il danese Karsten Feldborg.
La finale, senza molta storia, dava ragione al nipponico al quale bastavano le prime due partite per l'aggiudicazione del titolo.
Il torneo arrivava così al suo epilogo con la cerimonia finale della premiazione ed il caloroso arrivederci degli organizzatori che davano appuntamento a tutti gli othellisti alla prossima edizione.
Un po' deludente la prestazione del rappresentante italiano che si attestava a centro classifica con cinque vittorie su undici. La poca esperienza internazionale e l'emozione, probabilmente, non gli consentivano di vincere una partita con il campione inglese Graham Brightwell, vinta a tre mosse dalla fine, e con lo svizzero Anders Kierulf, di cui riportiamo i diagrammi.
Qui Copenhagen, arrivederci a tutti dal vostro Morris Foreight!


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