Formula: 11 turni + finali
In questo fine settimana del 5 giugno 1990, il centro del mondo Othellistico era la città di Copenaghen, capitale, come tutti sanno, della Danimarca. Proprio quella Danimarca, paese di Andersen e della Piccola Sirena, paese nordico e marittimo, dove trovammo un po' di freschezza quando a Parigi c'erano già 30° di temperatura. Il sole non mancava, sorgeva già alle 5 del mattino e durava fino alle 8 di sera, ma la temperatura nelle ore più calde arrivava a 25 gradi. Nonostante questo il torneo si preannunciava rovente, soprattutto perché i giocatori presenti non erano proprio gli ultimi arrivati: abbiamo trovato Peter Bhagat e Joel Feinsein dalla Gran Bretagna; Anders Kierulf, che quel giorno rappresentava la Svizzera; Rikhard Anderson e Nils Berner per la Svezia; le due coppie formate da Fred e Frederieke Lelieveld per i Paesi Bassi e Jonny Justvik e Vidar Aas dalla Norvegia. Serge Alard difendeva da solo i colori del Belgio, mentre i danesi erano ovviamente presenti in gran numero con Erik Nielsen, Henrik e Torben Vallund, Erik Jensen e Karsten Feldborg. Infine, ultimi ma non ultimi, i valorosi giocatori francesi: Jean-Francois Puget, Marc Tastat, Dominique Penloup, Emmanuel Lazard, Bintsa Andriani ed il sottoscritto, Emmanuel Caspard.
Per fugare subito ogni possibile malinteso: "A Copenhagen quest'anno ci siamo trovati sufficientemente bene. Ma, bisogna ammetterlo, il viaggio è stato pesante e il cibo un po' strano". A livello di risultati Bintsa Andriani ha chiuso con 4 punti su 11, compresa una vittoria contro il BYE ed una contro Jonny Justvik. Io faccio un punto in più nelle stesse condizioni, il che mi permette di finire a pari merito con il mio brillante omonimo (e non meno brillante arbitro del torneo Emmanuel Lazard). Jean-Francois e Domenique finiscono con ancora un punto in più, ma quest'ultimo era già a 6 punti a tre turni dal termine, in prima posizione insieme a Berner e Karsten, ma purtroppo ha perso tutte e tre le ultime partite! Peccato. Per fortuna c'è stato Marc a salvarci dalla debacle: è arrivato secondo, dietro dietro al Karsten Feldborg, a pari merito con Erik Jensen e Nils Berner ma davanti a loro per un miglior quoziente di spareggio. Bisogna dire che Nils Berner è stato primo per quasi tutto il torneo, ma la sconfitta dell'ultimo turno ha permesso a Marc di scavalcarlo e di giocarsi la finale.
Marc perde la prima partita di finale 30-34, con Feldborg che sembra complicare (e complicarsi) inutilmente il finale della partita. Nel secondo scontro invece Marc sorprende in apertura l'avversario; Karsten sembra in evidente difficoltà ma limita i danni ed esce bene dal centro partita. Marc ha ancora un finale vincente, ma salta una mossa che sembrava ovvia (dovrà spiegarmi il perché, ancora non capisco) e ne giocherà un'altra che sarà purtroppo disastrosa, consentendo a Feldborg di vincere 50-14 e conquistare una vittoria del torneo ampiamente meritata: in vantaggio fin dal primo turno, ha chiuso la prima giornata con 7/7 e poi ha perso solo due partite.
Possiamo dire che a livello di risultati il torneo è stato un po' una delusione per noi francesi. Tuttavia essendo il mio primo torneo internazionale, devo ammettere che poteva andare peggio: sono tornato con una vittoria contro Torben Vallund e contro Anders Kierulf, oltre a quella contro Joel Feinstein. Gli altri mi hanno colto di sorpresa: mi vendicherò a Parigi il prossimo settembre! Ma qualunque sia il risultato che possiamo ottenere, un torneo di questo livello ci permette sempre di imparare tante cose e di progredire. Quindi un consiglio: giocatene il più possibile! Infine, l'atmosfera era davvero bella. Copenhagen è una città meravigliosa e il ristorante vietnamita che abbiamo provato sabato sera è risultato delizioso. Allora, che fate, ci andiamo insieme l'anno prossimo?
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